Il più importante era quello della cava della Foce, da cui partiva la materia prima per la Cementeria di Massa. Misterioso, pericoloso, senza fine, per noi bambini aveva il fascino dell'inferno. La vita stessa della cava girava intorno al gigantesco macinino. ‘ I s' e' rot il concasser!" ed un brivido scuoteva la piccola comunità locale, come se la gente fosse inciampata nel gigante caduto. La parola ‘concasser', che i nostri uomini pronunciavano con ammirevole disinvoltura dal francese ‘concasseur - frantoio', fa dunque parte delle ‘nostre' parole, della ‘nostra cultura'; e' frantumata ed impastata con i nostri taglierini, la nostra polenta; e' un richiamo ai tempi del lardo frugale, agli erbi delle nostre assolate colline .
da quotidianoapuano.net
Nessun commento:
Posta un commento